Le furberie del neonato Ermes (Inno Omerico a Ermes)
Ermes nacque dai connubi segreti di
Zeus con la ninfa Maia. Nato all'aurora a mezzogiorno suonava la lira e dopo il
tramonto derubò Apollo delle sue vacche. Il primo essere vivente incontrato da
Ermes appena uscito all'aperto è una tartaruga, egli se ne rallegra e la prende
con se. La lira inventata dal dio aveva un guscio di tartaruga come
cassa armonica. Ermes si affretta a sacrificare l'animale per costruire il suo
strumento col quale prende subito ad esercitarsi cantando le glorie dei suoi
genitori.
Calata la notte Ermes raggiunge i monti della Pieria, rapisce
cinquanta delle vacche di Apollo e le porta via facendole camminare a ritroso,
per confondere le orme. Giunto alle sue stalle presso il fiume Alfeo e
rinchiusa la preda Ermes accende un gran fuoco e sacrifica due vacche. Divise
le vittime in dodici parti le arrostisce ma rinuncia a consumarle. La
spiegazione di questo fatto singolare è stata così proposta: le dodici parti
erano dedicate ai "dodici dei", una sorta di élite divina di cui lo
stesso Ermes faceva parte. Poiché le carni vengono cotte e non bruciate gli
altri undici dei non le ricevono (la parte per il dio nei sacrifici veniva
carbonizzata), quindi Ermes si astiene per correttezza dal consumare la
propria).
Rappresentazione della Lira di Ermes |
"Apollo e Ermes" di P. Narcisse Guèrin |
La sua astuzia diverte anche Zeus che bonariamente ordina ai due
fratelli di recuperare le vacche e mettere fine alla contesa. Ermes accompagna
Apollo presso il nascondiglio delle vacche ma qui lo stupisce di nuovo
prendendo la lira e cominciando a cantare. Apollo è affascinato dall'invenzione
di Ermes e gli offre la sua amicizia ed alleanza chiedendogli di insegnargli a
suonare il nuovo strumento. Ermes gli offre subito la lira chiedendogli in
cambio le vacche di cui avrà cura, dice, personalmente fino ad ottenere mandrie
numerose (origine, dunque, della prerogativa di Ermes come protettore del
bestiame e dei pastori).
Apollo accetta di buon grado lo scambio e, ottenuta la lira prende a sua volta a cantare. Da allora i due dei furono legati da grande amicizia, si scambiarono giuramento di lealtà ed Ermes ebbe in dono da Apollo il caduceo d'oro come insegna. L'unico privilegio che Apollo non può spartire con Ermes è la sua facoltà oracolare che gli proviene da Zeus e che ha giurato di mantenere segreta. Tuttavia anche in questo intende offrire qualcosa ad Ermes e gli fa dono di uno sciame di api prodigiose, dotate di chiaroveggenza. In effetti pare che non lontano dal santuario delfico si trovasse un tempio di Ermes i cui sacerdoti pronunciavano oracoli e presagi interpretando, appunto, il volo ed il comportamento delle api. Da parte sua Zeus concesse ad Ermes di essere signore dei leoni, dei cinghiali, dei cani e di tutto il bestiame.
Apollo accetta di buon grado lo scambio e, ottenuta la lira prende a sua volta a cantare. Da allora i due dei furono legati da grande amicizia, si scambiarono giuramento di lealtà ed Ermes ebbe in dono da Apollo il caduceo d'oro come insegna. L'unico privilegio che Apollo non può spartire con Ermes è la sua facoltà oracolare che gli proviene da Zeus e che ha giurato di mantenere segreta. Tuttavia anche in questo intende offrire qualcosa ad Ermes e gli fa dono di uno sciame di api prodigiose, dotate di chiaroveggenza. In effetti pare che non lontano dal santuario delfico si trovasse un tempio di Ermes i cui sacerdoti pronunciavano oracoli e presagi interpretando, appunto, il volo ed il comportamento delle api. Da parte sua Zeus concesse ad Ermes di essere signore dei leoni, dei cinghiali, dei cani e di tutto il bestiame.
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