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Visualizzazione dei post da 2020

L'arte del paleolitico

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                                            Pur avendo una conoscenza solo parziale delle espressioni figurative del periodo che va dalla nascita delle prime c omunità umane a quelle che definiamo società palaziali , possiamo dire con certezza che fin dalle origini l’uomo ha sempre avuto un forte senso estetico che lo ha portato a sviluppare la necessità di rappresentare di se stesso e ciò che lo circondava.

Perché il corinzio non è un ordine architettonico

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Fin da quando andiamo alle scuole elementari ci dicono che gli ordini architettonici sono 3: dorico, ionico e corinzio. Questa nozione è una di quelle informazioni di cultura generale che tutti conoscono, anche chi non si è mai interessato di storia dell'arte o di archeologia. Ma siamo sicuri sia proprio così?

Le furberie del neonato Ermes (Inno Omerico a Ermes)

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Statua di Ermes in un parco di Vienna Ermes nacque dai connubi segreti di Zeus con la ninfa Maia. Nato all'aurora a mezzogiorno suonava la lira e dopo il tramonto derubò Apollo delle sue vacche. Il primo essere vivente incontrato da Ermes appena uscito all'aperto è una tartaruga, egli se ne rallegra e la prende con se. La lira inventata dal dio aveva un guscio di tartaruga come cassa armonica. Ermes si affretta a sacrificare l'animale per costruire il suo strumento col quale prende subito ad esercitarsi cantando le glorie dei suoi genitori.

Cappella della Signora presso Westminster (1503-1516)

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La Cappella della Signora (o Lady's Chapel) fu voluta da Enrico VII (1457-1509) per ospitare la sua futura sepoltura e venne dedicata alla Vergine Maria all'interno della più importante chiesa anglicana di Inghilterra (dove, per capirci, vengono incoronati i re e le regine). Nonostante con il successore Enrico VIII portò l'Inghilterra a separarsi dalla chiesa di Roma con la nascita dell'anglicanesimo (che non riconosce il culto della Madonna) la cappella non venne mai rinominata.

Eracle e le 12 fatiche

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Lastra di sarcofago romano con le 12 fatiche Le vicende di Eracle costituiscono il complesso mitico più ampio e articolato. I punti fondamentali della sua figura sono già definiti nei poemi omerici: nell'Odissea Odisseo incontra Eracle nell'oltretomba (si trattava dell'ombra in quanto l'eroe era assunto all'olimpo). La doppia natura umana e divina ha permesso gli autori di concentrarsi di volta in volta sulle sue caratteristiche più umane o più divine. Personaggio principale della grande meditazione sul destino dell'uomo: ciclicità di grandezza e miseria, fortuna e disgrazia ne fanno il simbolo della natura contraddittoria dell'uomo. Il peso del dovere e la spossatezza dell'eroismo sono i fili che uniscono l'intera creazione mitica sulla figura di Eracle: le sue avventure sono sì vittoriose ma non trionfanti e sempre condizionata dalla necessità di reagire a un torto o dall'imposizione altrui. Il mito delle dodici fatiche imposte da Euristeo

Le Argonautiche di Apollonio Rodio

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Re Pelia incontra Giasone Figlio del re di Iolco Esone e sposo della maga Medea, Giasone è noto per essere stato a capo della spedizione degli Argonauti, finalizzata alla conquista del vello d'oro. Volendo riconquistare il trono di Iolco usurpato al padre Esone dal fratellastro Pelia, Giasone dovrà andare alla conquista del vello d'oro, la pelle dell'ariete dorato che si trova nella Colchide presso il re Eeta, a capo di un gruppo di eroi, gli Argonauti, che formano l'equipaggio della nave Argo. Grazie all'aiuto della maga Medea, figlia di Eeta, riuscirà nell'impresa. Fonte molto antica (traccia degli argonauti già nell’Odissea, diverse varianti. Versione mitica e fantastica di un fatto storico: il primo ampliamento della civiltà greca attraverso le traversate marittime

La storia di Edipo (in breve)

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Nato da Laio re di Tebe e da Giocasta, il padre lo fa esporre sul monte Citerone, con le caviglie trafitte (donde il nome: «dai piedi gonfi»), per scongiurare l’avverarsi della profezia dell’oracolo di Delfi secondo cui se avesse avuto un figlio esso lo avrebbe ucciso.

I Tagli di Fontana (e perché non li avrebbe potuti fare chiunque)

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Fontana è uno di quegli artisti contemporanei che più di altri divide l’opinione pubblica. C’è chi lo ritiene un genio innovatore e chi ritiene i suoi lavori (e soprattutto i tagli) qualcosa di difficilmente considerabile arte. Ho deciso di parlare di Fontana perché credo che sia uno di quegli artisti che merita e necessita una spiegazione un po’ più approfondita per riuscire a capire appieno la portata delle sue opere (e anche per non sentire più dire “anche un bambino sarebbe capace di tagliare una tela”).

Van Gogh era daltonico?

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L’olandese Vincent Van Gogh è, con molta probabilità, uno dei più famosi e geniali artisti di tutta la storia dell’arte; chi di noi non ha in mente uno dei suoi svariati autoritratti oppure la celebre serie dei “Girasoli” dipinta tra il 1888 e il 1889? Nonostante oggi Van Gogh sia in così alta considerazione e i suoi quadri abbiano raggiunto, nelle case d’aste, quotazioni esorbitanti (nel 2017 l’opera "Laboureur dans un champ" del 1889, è stato venduto per 81 milioni di dollari) in vita l’artista non ebbe fortuna, tanto da vendere, nell’arco della sua intera carriera, solamente una sola opera (su più di 800 realizzate).