Il Realismo

Il Realismo, da non confondere con il realismo (tendenza che si presenta in tutta la storia dell'arte che tende alla rappresentazione di soggetti tratti dalla realtà con un linguaggio che imita il reale) è un movimento artistico che si sviluppa Nella seconda metà del 1850. 

"Le spigolatrici" di Jean-François Millet,
Il Realismo nasce in opposizione all'ondata rivoluzionaria che scoppiò nel '48 e che sovvertì l'assetto politico europeo. In quegli anni, sia in Italia che in Germania, era in atto il conflitto che avrebbe portato, di li a poco, all'unificazione dei due paesi. Durante la stagione realista il "brutto" diventa un elemento significativo, quasi qualificante, della produzione artistica. I pittori Realisti non discriminano i soggetti in base alla loro dignità e hanno un approccio non idealizzante alla realtà. La trascrizione del mondo circostante è slegata dagli schemi compositivi preesistenti. Molti artisti che prendono spunto dal passato aggiornandolo a canoni moderni.
"Il Quarto Stato" di Pellizza da Volpedo
 I pittori Realisti cercano un contatto diretto con un pubblico "popolare" che capisce senza scandalizzarsi il loro linguaggio diretto e "volgare". Il Realismo non formerà mai una scuola in quanto non è possibile individuare un gusto unitario e omogeneo a tutti i suoi esponenti. 

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