Marat assassinato

"Marat assassinato" anche noto come "La morte di Marat"è un olio su tela del pittore francese Jacques-Louis David realizzato nel 1793.

L'opera si inserisce in una serie di tre quadri sulla celebrazione dei martiri della rivoluzione. Marat era un deputato della Convenzione e fu assassinato tradimento dall'aristocratica Charlotte Corday. Marat è immerso in una tinozza piena d'acqua che serviva per alleviare i dolori causatigli da una malattia della pelle. Il quadro è un'opera di bruciante attualità anche se non rappresenta l'istante dell'omicidio ma gli attimi subito successivi. I colori sono acidi, soprattutto i gialli e i verdi, e accentuano la drammaticità del momento. La composizione si basa su una ferrata geometria data dalle linee orizzontali (la vasca e la cassetta di legno) e da quelle verticali. La forte luminosità dall'alto ricorda le opere di Caravaggio così come il vuoto di sfondo che evidenzia la figura. La luce rivela la nuda e cruda realtà delle cose. Il braccio del Marat lasciato cadere fuori dalla vasca è una citazione a "La deposizione" di Caravaggio. Sulla cassetta (cassetta che quasi ricorda una lapide) di legno possiamo vedere un assegno simbolo della generosità del Marat. Nella mano destra tiene ancora la lettera che l'assassina ha usato per essere ricevuta. Ai piedi della Vasca possiamo notare il pugnale ancora insanguinato. Sulla cassetta di legno che Il deputato usa come tavolino leggiamo la dedica che David riserva a Marat. La scena è sobria e spoglia e possiamo percepire un certo senso di distacco. I colori sono ridotti al minimo e, per esempio, possiamo notare come la tonalità del drappo sulla vasca sia simile a quella dello sfondo. La semplicità dell'arredamento rispecchia lo stile di vita semplice di Marat.

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